Dal più antico testo di Medicina Cinese (Nei King) possiamo trarre la convinzione che le varie componenti della M.T.C. abbiano avuto origine in varie regioni del Paese e solo successivamente siano state ordinate durante i vari periodi di stabilità politica dell’Impero Cinese.
La Farmacologia trarrebbe origine dalle regioni occidentali e sub occidentali, Tibet in particolare, dove ancor oggi possiamo ritrovare una farmacopea molto sviluppata.
La Moxibustione, tecnica di riscaldamento dei punti di agopuntura mediante bastoncini di artemisia, proverrebbe dalle regioni fredde settentrionali della Mongolia.
Il massaggio, le manipolazioni e la ginnastica avrebbero trovato, invece, sviluppo nelle regioni centrali del Paese.
Infine l’Agopuntura trarrebbe origini nelle regioni orientali e sudorientali della Cina, anche se alcune teorie sono propense a pensare che sia nata in India e che solo 206 anni avanti la nostra era, attraverso il Tibet e la Mongolia, sia arrivata in Cina.
È, quindi, una pratica medicale in uso già nell’età della pietra, quando come aghi venivano usate delle selci più o meno acuminate, delle schegge di bambù o dei rami appuntiti.
Arriviamo, nel susseguirsi degli anni, al primo documento scritto datato 1640 a.C. in cui l’Imperatore Giallo Houang-Ti ordina al suo medico Khi-Pa che gli aghi di pietra o di altro materiale siano sostituiti da aghi di rame, metallo allora appena scoperto.
Un ulteriore salto nel tempo fino al 1026 a.C. nel periodo della dinastia Song, quando fu portata a termine la fusione di due statue di bronzo a grandezza naturale, cave all’interno, con in superficie una serie di fori in corrispondenza degli agopunti. Le statue, poi, riempite d’acqua all’interno e coperte di cera all’esterno, erano utilizzate per esaminare gli allievi che con la puntura precisa dell’ago dovevano far sgorgare l’acqua dalla statua per essere abilitati.
Oltre al già citato Nei King molte altre opere si potrebbero citare nel proseguo dei tempi a testimonianza che lo studio dell’Agopuntura e dei Kao non si è mai arrestato fino al XIX secolo quando gli amministratori della Pubblica Salute in Cina mostrarono un grande interesse per la Medicina Occidentale.
Nel 1944 Mao Tse Tung impose agli agopunturi di apprendere nozioni di medicina occidentale e consigliò ai medici diplomati dalle università di studiare anche la Medicina Tradizionale Cinese. Nonostante tutto ciò la Medicina Cinese e l’Agopuntura in particolare, conobbe un lungo periodo di declino in Europa. Forse le ragioni di tale declino sono da ricercare nelle grandi aspettative della metodica rispetto alle effettive possibilità, forse perché il metodo era mal conosciuto e peggio applicato per la difficoltà della traduzione dal cinese e perché era stato riportato da studiosi, ma non medici, o forse perché, non ultima ragione, gli spiriti credenti cristiani non potevano ammettere l’unicità dell’essere umano che respingeva la dissociazione anima e corpo. Solo nel 1930 grazie alle opere di Souliè De Morant, anche se non medico, l’Agopuntura prese nuovo sviluppo soprattutto in Francia, dove su impulso dell Dott. Ferreyrolles, fu ammessa anche in alcuni ospedali di Parigi.
Sempre in Francia vanno ricordate le opere di Y. E. H. Niboyet, di A. Chamfrault e di N. Guyen Van Nghi.
In Italia meritano di essere ricordati Vinaj, forse il primo grande agopunture italiano, Quaglia Senta, Lanza che nel 1968 fondò la Società Italiana di Agopuntura (S.I.A.).
Ad oggi Società e Scuole di Medicina Cinese e di Agopuntura sono largamente diffuse nel mondo.